Se rimane una tossetta insistente dopo una malattia respiratoria…

Alla sera sorseggiare una tisana che aiuti a…

 

Come alleviare i sintomi della sinusite e della tosse?

 

Quando il mal di testa colpisce la fronte con senso di peso o blocco.

Quando fa male a piegarsi e la fronte è fredda.

Quando bruciano gli occhi come per avere la febbre.

Quando la tosse spacca i polmoni.

Possiamo recuperare i vecchi rimedi della nonna, sempre efficaci.

Ecco come si fa un impacco per sbloccare sinusite o sciogliere catarro persistente.

Impacco di latte cagliato

  • Preparare nel lavello uno scolapasta ricoperto da un canovaccio
  • Mettere sul fuoco 1 l di latte vaccino intero
  • Portarlo a bollore
  • Versare sul latte che sta salendo, 1 bicchiere di aceto di vino o mele
  • Mescolare 2 volte velocemente con il mestolo
  • Versare il tutto nello scolapasta ricoperto con canovaccio
  • Rimane una pasta bianca sul canovaccio, è il cagliato
  • Prendere il canovaccio e chiuderlo
  • Strizzarlo per spremere il latte cagliato (con i guanti da cucina perché scotta)
  • Applicare sulla fronte o sul petto finché caldo (attenzione che scotta, porre un asciugamano tra la fronte e il cagliato)

Ripetere al bisogno in giornata.

Sul petto per forte tosse o catarro.

 


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Cosa fare se la tosse non passa mai?

Quando tutto quello che conosciamo non funziona, forse bisogna andare oltre.

Secondo le medicine antiche il polmone e l’intestino sono interdipendenti.

Se la tosse non passa, una purga può aiutare.

Nella medicina antica, quando c’era un problema da risolvere, si ricorreva alla purga, magari in modo esagerato, ma la sapienza antica non era superficiale.

Considerare l’intestino come una parte dall’insieme da tenere pulito è saggio.

Cosa può aiutare l’intestino nel breve periodo?

– tisane di malva
– acqua e limone al mattino
– glucomannano ai pasti
– aumentare la quota di grassi buoni
– aumentare i liquidi nella giornata
– fare movimento per muovere il diaframma o yoga/respirazioni
– aumentare le fibre

Se non basta, chiedere al medico, che può usare farmaci o erbe:

– lassativi per osmosi
– lassativi antrachinonici (rabarbaro, senna, frangula, cascara)
– altri medicinali

L’igiene intestinale rinforza le difese, libera la mente, tiene pulito il corpo.
Avere un intestino che lavora bene è un elemento importante per la salute, perché dall’intestino vengono eliminate la maggior parte delle tossine ambientali, alimentari, endogene.

Se l’intestino non funziona, la salute peggiora.

 


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Nelle tossi dove lo stimolo a tossire è fastidioso, continuo, irritante, non servono piante o sciroppi che lavorano sul catarro.

Servono piante ‘raffreddanti’ .

Solo la medicina antica suddivide le piante, nelle loro capacità di portare calore o toglierlo.

Per esempio : un’ emorroide che brucia è un disturbo da ‘calore’, quindi vanno bene piante raffreddanti come Achillea, Piantaggine, Gramigna.

Invece in una situazione di brividi di freddo, servono erbe che riscaldano come China, Cannella, Sambuco.

Così si comprende facilmente che per una tosse stizzosa che brucia in gola, servono piante emollienti e raffreddanti.

Tisana per tosse stizzosa:

-Papavero o Piantaggine

-Malva
-Tiglio
-Liquirizia

1 cucchiaio per tazza, portare a bollore, spegnere, riposare lungamente.

In alternativa alla tisana, per chi è di fretta, ci sono gli sciroppi a oli essenziali, come questo della Pranarom Vie Respiratorie

Gli oli essenziali penetrano velocemente e la dose da usare è a cucchiaini ( così lo sciroppo dura molto di più ).

Per le tossi stizzosa può essere utile succhiare un quadrattino di succo puro di liquirizia.

Se di notte la tosse è insistente torna utile un impacco freddo sul collo con la ricotta .


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In primo piano due mani a coppa, raccolgono l’acqua da un getto di una fontana, e la lasciano scivolare fuori.

Appena calano le temperature, si smette di bere acqua.

Eppure non viviamo in grotte umide, ma in case, spesso asciutte e poi riscaldate e secche.
Bisogna continuare a bere.
Una carenza di idratazione può mostrarsi in più distretti del corpo.
I sintomi possono essere vari , tra cui un fastidio alla gola, mal di gola, e/o tossetta secca, che non passano con le normali terapia per i disturbi respiratori .
Altri segni di carenza di idratazione sono :
– scrocchiano le articolazioni
– fare le scale affanna
– gli occhi pizzicano ( non da allergia)
– la pipì è carica, odorosa, scarsa
– gira un po’ la testa quando ci si alza, o si vede nero.
– la pelle delle gambe o delle braccia è secca
– le gengive sanguinano
Questi possono essere tutti segnali , anche di una carenza di acqua.
Una carenza continua può :
– danneggiare le cartilagine e i dischi intervertebrali . Perché sono come spugne , si idratano di notte ( se c’è acqua nel corpo), perdono acqua di giorno .
– rallentare la digestione, per carenza di succhi gastrici.
Meglio quindi fare mente locale, preparare 4 bottigliette da mezzo litro e vedere se a fine serata sono terminate.
( da bere fuori pasto).
Se diventa difficile bere acqua, perché sembra pesare sullo stomaco, o ci si dimentica , è tempo di iniziare a bere tisane o la sola acqua calda.
La salute è fatta da piccole azioni compiute con costanza ogni giorno che riguardino : idratazione, gioia, movimento, alimentazione, sonno, relazioni.
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