Colesterolo alto e carenza di vitamina C
E se le placche di colesterolo nelle arterie non fossero dovute al colesterolo alto, ma ad una carenza di vitamina C?
È questo che risulta da più studi scientifici su animali e persone.
Ecco cosa dicono due studi:
La carenza cronica latente di acido ascorbico provoca un disordine metabolico nel fegato, causando un’alterata trasformazione del colesterolo nel suo principale prodotto catabolico, gli acidi biliari.
Questo disordine metabolico induce ipercolesterolemia e accumulo di colesterolo nel fegato.
Alte dosi di acido ascorbico stimolano significativamente la trasformazione del colesterolo in acidi biliari e diminuiscono la concentrazione plasmatica di colesterolo.
LEGGI L’ARTICOLO: “Correlation between chronic hypovitaminosis C…”
L’altro studio afferma:
E’ stato confermato il rischio di ipercolesterolemia connesso con l’ipovitaminosi C cronica, una caratteristica della vecchiaia.
Se la dieta e se la stagione lo permette è utile mangiare frutta, peperoni, rosa canina, piccoli frutti, kiwi, cavoli per integrare vitamina C.
Se patologie come il diabete o allergie impediscono l’assunzione di cibi contenente vitamina C è utile integrarla.
Negli anziani è molto utile integrare vit C a causa della dieta limitata.
La vitamina C come integratore è più assorbibile se assunta assieme a flavonoidi.
Il dosaggio deve essere suddiviso nella giornata, per ogni capsula devono essere presenti al massimo 500 mg di vitamina C, altrimenti viene dispersa.
Il laboratorio Italiano Cento Fiori prepara un integratore di vit C in capsule da 500 mg e flavonoidi, oppure capsule di vit D e C e flavonoidi, per un effetto sinergico.
LEGGI L’ARTICOLO: “Ascorbic acid in cholesterol and bile acid metabolism”
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