Come una morsa alla gola
Quando descriviamo un sintomo usiamo parole specifiche, parole che spiegano al meglio il nostro disagio e il nostro sentire.
Le parole sono potenti messaggeri che possono comunicare molto di più del solo termine specifico, basta dare loro l’attenzione necessaria.
- “Ho come una morsa alla gola, come una mano che mi stringe”
- “Sento un nodo alla gola, ma non sono ansioso”
Sono le parole che usiamo per spiegare i sintomi che spesso sono ricollegabili ad un problema tiroideo.
La tiroide e la sua funzionalità vengono spesso sottovalutate o non comprese.
Le ultime notizie in campo medico riferiscono il tentativo di modificare i valori di riferimento, negli esami del sangue, per il controllo della funzionalità tiroidea, poiché troppo poco indicativi e troppo ampio il range.
I valori aggiornati, non ancora recepiti dal Sistema Sanitario, avvisano che un valore di TSH sopra al 2 è già un valore da tenere in osservazione e se aumenta, necessita di un intervento integrativo.
Inoltre l’esame TSH deve sempre essere associato al T3 e T4.
Questi ultimi due valori mostrano la capacità di conversione dall’ormone tiroideo T4 all’ormone T3, che è la forma attiva.
I sintomi sono il modo in cui il corpo ci chiede aiuto, infatti, donare loro lo spazio e la comprensione adeguata è molto importante.
La salute inizia prima di tutto dall’ ascolto.
Poter raccontare come ci si sente fa parte della “medicina narrativa” che di per sé è già cura.
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