Dermatite atopica e vitamina D
La vitamina D svolge molteplici funzioni nell’organismo umano e modula molti processi metabolici.
Siamo vulnerabili, male equipaggiati, senza artigli o scudi.
Una carenza mette in difficoltà il metabolismo con effetti subdoli, lenti e non evidenti.
È come bere poco, o mangiare poco calcio, non ci si accorge del danno finché non ci si trova con un’ernia o una frattura ossea.
Quando la carenza si protrae per molto tempo gli squilibri possono trasformarsi in danno cellulare, da cui non è possibile guarire ma solo compensare.
Per questo è importante integrare questa vitamina che non siamo in grado di sintetizzare perché il nostro corpo si è sviluppato, trasformato, evoluto sotto il sole cocente del mezzogiorno africano, l’unica nicchia biologica che siamo riusciti a conquistarci.
Uno degli effetti importanti della vitamina D è il suo rapporto con la Catelicidina.
La Calecitidina è una molecola antimicrobica presente sulla pelle.
La sua funzione è quella di proteggere la pelle dagli agenti infettivi.
L’EFAS considera sicura un’integrazione di 4000 ui al dì di Vitamina D per ottenere la buona produzione della Catelicidina.
Chi soffre di dermatite atopica, presenta solitamente carenza di catelicidina sulla pelle e un’integrazione adeguata di vitamina D può far migliorare il quadro infiammatorio.
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