Giallo, rosso e rabbia
Le parole che usiamo per descrivere le situazioni che viviamo o i sentimenti che proviamo, raccontano molto di più del semplice fatto che sta accadendo.
Le frasi usate per descrivere le emozioni vengono dal passato, ci parlano di un modo antico di vedere il mondo.
Un mondo fatto di immagini ancora attuali.
Ecco alcune frasi:
- Ribollire di rabbia,
- Avere un trabocco di bile,
- Essere rosso di rabbia in viso,
- Quella persona si mangia il fegato dalla rabbia,
- Se continua cosi si farà il fegato grosso,
- E’ cieco di rabbia.
Queste frasi spiegano molto di più dell’emozione vissuta, ci ricordano che la rabbia ha origine nel fegato o il fegato ne patisce di più la sua presenza.
Che il colore rosso della rabbia ricorda il sangue e il sangue è accumulato nel fegato.L’ occhio è la porta del fegato, dicevano gli antichi, così ogni problema agli occhi: prurito, vista, orzaioli ha una componente che dipende dal fegato.
Infine anche la bile è un liquido prodotto dal fegato, serve per digerire, ma che se prodotta in eccesso porta con sé nervosismo, irritazione, bruciore.Le parole sono potenti, riportano a immagini semplici e azioni chiare, riportano ad una sapienza antica ancora valida.
Quando c’è qualcosa di rosso nel corpo, che siano guance rosse, rossore del viso, macchie rosse sulla pelle è probabile che abbiamo un fegato troppo carico.
Quando c’è un disturbo agli occhi è sempre il fegato ad aver bisogno di aiuto.
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