La Camomilla e Gli Egizi
La Camomilla è citata persino dagli Egizi.
Come è successo?
Alla fine del 1800 viene scoperto un papiro a Tebe, il Papiro di Ebres.
È una raccolta di 108 fogli di papiro, su cui ci sono incise in ordine, le cure mediche del tempo.
Ad oggi, è uno dei due più antichi documenti medici, esistenti.
Risale al 1550 a.c.
Parla di 400 rimedi fra piante , minerali , parti di animali e il loro uso per la salute.
La Camomilla è la droga citate allora è amata e usata ancora oggi.
Gli egizi la avevano consacrata al dio Ra, dio del Sole, per le sue innumerevoli proprietà.
Si chiama Camomilla perché gli egizi la definivano mela nana, perché il suo profumo ricordava le mele mature .
Ma il nome completato molto più tardi, è Matricaria Chamomilla. Matricarica significa : matrice = utero. Per ricordare la sua funzione protettiva e di aiuto all’utero.
Ad oggi è usata per proteggere la pelle e sfiammare l’intestino.
Qui riportiamo una preparazione usata in Germania, per eseguire abluzioni sulla pelle irritata di neonati o persone sensibili.
Composizione:
Equiseto 100 g
Camomilla 50 g
Bollire 2 lt di acqua con 100 g di Equiseto per 10 minuti, aggiungere i 50 g di Camomilla e lasciare infondere a fuoco spento , coperto, per 10 minuti.
( coperto per non perdere gli oli essenziali, molto volatili ).
Fare 5 lavaggi al giorno con questo infuso.
( Fitoterapia in Pediatria – OEMF )
Controindicazioni:
Se si assume come bevanda, è meglio assumerla per tempi limitati se si soffre di problemi alla valvola cardiaca, o se si usano anticoagulanti.
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