Non mangiamo senza i nostri batteri buoni della pancia
Basta una settimana di antibiotici per rendersi conto di quanto sono importanti i batteri che abitano nella nostra pancia.
Stanchezza, pelle poco luminosa, diarrea, amaro in bocca possono essere i sintomi post antibiotico.
L’antibiotico, necessario per controllare un’infezione batterica, uccide anche i nostri batteri buoni.
Cosa fare?
Integrare fermenti lattici dopo l’antibiotico e cercare di mangiare Inulina.
L’Inulina è un prebiotico, il cibo preferito dai batteri.
Si trova nelle radici e nelle foglie di alcune verdure, ed è uno zucchero per noi non assimilabile, mangiato dai batteri.
C’è nella radice di cicoria e topinambur, nelle foglie di tarassaco, nei porri, nelle cipolle e aglio, asparagi, crusca e farina di grano, broccoli, carciofi e pane di segale.
La cottura dimezza l’inulina, quindi assicurati di assumerne una quantità cruda.
Mangiare molte verdure con troppa inulina può creare gonfiori di pancia.
Meglio poco e spesso che una dose alta per pochi giorni e poi nulla più.
Proteggere e nutrire i batteri buoni e possedere una buona flora intestinale ci protegge dalla sensibilità al glutine, dalla permeabilità intestinale, diminuisce il colesterolo, ci aiuta a dimagrire, ci protegge da malattie del tubo digerente e molto altro.
Le radici e le foglie contenente inulina sono ottimi accompagnatori del piatto principale che sia carne, pesce, legumi o uova.
Oppure vanno bene da sole per un pasto leggero.
Chi soffre di colite con alternanza di stipsi e diarrea non può abbondare in verdure.
Chi assume farmaci come il cumadin, deve fare attenzione alle verdure verdi.
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