Ossa deboli e antibiotico
Sono serviti anni e la caparbia di un medico che non si accontenta per capire che le ossa non sono solo quella parte del corpo che ci sostiene.
Le ossa sono vive e dialogano con tutto il corpo, tutti i giorni.
Nelle ossa si formano cellule per regolare il sangue, le cartilagini, il tessuto adiposo e molto altro.
Ma c’è di più, le ossa sono strettamente influenzate dal microbiota.
È dall’interazione dei batteri della pancia e delle ossa che dipende la spinta, la crescita e il rigenerarsi da parte dell’osso.
Quando la comunicazione si ferma, la crescita dell’osso e la rigenerazione subisce un rallentamento, come quando ad esempio prendiamo degli antibiotici.
Per questo è utile, alla fine di ogni cura antibiotica, proseguire con una terapia di sostegno alla flora intestinale con fermenti.
L’uso dei fermenti lattici di solito deve coprire lo spazio di 1 mese dopo la fine della terapia antibiotica.
Non si assumono fermenti lattici durante la terapia antibiotica, ma “funghi” come il boulardi, e poi si prosegue con i fermenti lattici.
Anche le nonne, nella loro saggezza popolare, ci esortavano a prendere fermenti dopo una cura antibiotica.
Mantenere la flora intestinale più ricca e varia è un prerequisito di salute.
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