Piante Medicinali
Perché una pianta abbia la “patente ” per essere definita “curativa ” deve dimostrare di possedere delle molecole, che portano degli effetti benefici, certi e ripetibili all’organismo.
Ma le piante , non sono macchine, esse sono esseri viventi, e reagiscono in modo diverso a sollecitazioni ambientali di luce, calore, umidità, presenza di parassiti.
Per fare in modo che una pianta possa donare a noi, le molecole che ci servono, bisogna conoscere il suo ciclo vite, il tempo balsamico ( di raccolta) ed è indispensabile saper rispettarla, altrimenti gli anni successivi non ci donerà nulla.
Quindi ?
Ecco come procede da 30 anni, il laboratorio artigianale di fitopreparazione Cento Fiori, di Forlì , per ottenere , ad esempio un “Biancospino” che vale.
-1 – Il Biancospino viene raccolto a Marzo ( per le gemme ) e Aprile / Maggio per le sommità fiorite, in luoghi incontaminati, tra 200-400 ml sul livello del mare.
– 2 – La raccolta deve essere fatta ponendo attenzione a staccare dalla pianta, sommità fiorite non troppo aperte ( tutti i fiori aperti), e non troppo chiuse ( fiori tutti chiusi ), altrimenti la parte di pianta
raccolta non contiene tutti i principi attivi e non è efficace come serve .
– 3 – Il biancospino è raccolto ogni 2 anni, per dare tempo alla pianta di riprendersi.
– 4 – dalla raccolta all’ essiccazione o preparazione di gocce o estratti, deve passare pochissimo tempo.
Dal biancospino si possono preparare capsule e gocce, singole o miste .
Per esempio una miscela per la pressione in capsule, può essere composta da :
Biancospino , Olivo , Aglio .
Una per l’ansia e la pressione in gocce:
Biancospino, Olivo, Cardiaca , Lavanda
Per il medico , saper scegliere la pianta giusta è una sfida di conoscenze .
E poter assumere le piante, per controllare , lenire, sistemare un disturbo è uno dei regali più grandi che riceviamo dal mondo vegetale.
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