Quando senti di vivere?
Anni fa leggevo la biografia di una musicista.
La sua creatività, tenacia e forza erano sicuramente tratti del suo carattere, ma lei le ricollegava alla sua infanzia.
Raccontava che i genitori non l’avevano impegnata con mille appuntamenti nel doposcuola, ma la lasciavano libera di non far nulla.
In quei pomeriggi, lei afferma di aver costruito la sua identità, in quei pomeriggi vuoti di impegni lei poteva sentire crescere le ossa.
Ecco i momenti in cui sentiamo di vivere, quando non siamo impegnati in occupazioni importanti, quando non siamo di fretta, quando possiamo sentire anche noi crescere le ossa o scorrere il sangue.
Sono i momenti di vuoto quelli che contano, difficili da recuperare quando si ha una famiglia da mandare avanti.
Ecco che ci arriva in aiuto la meditazione.
Meditazione come momento di pausa, come attimo di stop e riorganizzazione dei pensieri, come spazio per domandarsi come si sta.
Possono bastare 5 minuti in terrazza, a ad una finestra, guidando la macchina in una strada conosciuta, lasciando scorrere lo sguardo senza che si posi su nulla seduti in un mezzo di trasporto.
5 minuti non sono molto, ma anche il poco è molto rispetto al niente.
Chiedersi come si sta e ascoltare le sensazioni che emergono ci aiuta a capire a che punto siamo.
Solo avendo consapevolezza di dove ci troviamo possiamo dirigerci dove vogliamo arrivare e sentire di vivere.
Perchè avere la sensazione di essere sempre di corsa lascia un senso di amarezza e vuoto.
Avere una vita da vivere e non sentirla vibrare sulla pelle e nel cuore è come non vivere.
Dobbiamo fare attenzione al tempo prima del Natale dove si corre ancora di più.
Ti auguro in questo mese di poter rallentare, guardare dove sei per poter svegliarti il giorno di Natale nel posto dove veramente vuoi essere.
Svegliati il giorno di Natale e sentire di vivere.
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