Le ‘diete’ seguono le mode.

Basta avere superato qualche decina di anni di vita per aver assistito a cambiamenti radicali nei consigli alimentari.
Per esempio veniva consigliato di:

– Mangiare integrale
– Eliminare il glutine
– Mangiare uova 1 volta a settimana
– Mangiare poca carne rossa
– Assumere omega 6
– Ridurre gli omega 6
– Mangiare solo carboidrati in un pasto, non combinarli con proteine
– Non associare proteine diverse nello stesso pasto e via dicendo…

Ognuna di questi consigli sono stati osannati, per poi essere bocciati in un tempo successivo.

Come orientarsi in questo mix di info, idee, mode?

Partire dal tipo di persona:

– un uomo di 90 kg muscoloso con spalle larghe, caloroso, atletico, dovrà mangiare diversamente da uno di 80 kg, freddoloso,
con un bacino largo, le gambe grosse, spalle strette e pigro.

– dalle sensibilità familiari: se un genitore soffre di malattie della pelle, diabete, psoriasi, ci saranno degli accorgimenti dietetici da rispettare.
– dal tipo di vita, dall’età e dalla costituzione.

Infine è importante seguire la fisiologia del corpo.

Da studi sui muscoli è stato dimostrato che la massima riparazione muscolare, avviene quando nel pasto sono presenti sia amminoacidi (proteine) che zuccheri (carboidrati).

Quindi, le diete dissociate dove si consigliava di mangiare solo pasta o solo secondo, non hanno un fondamento fisiologico.

Sono adeguate solo in seguito ad un consiglio medico, per gestire patologie importanti del sistema digerente.

Gli amminoacidi abbinati agli zuccheri sono indispensabili per le persone che praticano sport.

(esempio : pane o patate con carne o uova).

Per le persone sedentarie, il reintegro è meno urgente e un pasto bilanciato composto di legumi e verdura può essere sufficiente

(se tollerato dell’intestino e se non si soffre di sensibilità al glutine, o intestino infiammato).